Intelligenza Artificiale nel turismo: Tendenze e preferenze dei viaggiatori italiani

Uno studio condotto da eDreams/Odigeo ha evidenziato un trend crescente tra i viaggiatori nell'utilizzo di strumenti basati sull'intelligenza artificiale (AI). In Italia, il 79% degli intervistati si è detto già utilizzatore o interessato all'uso futuro di tali tecnologie nel settore dei viaggi, una percentuale superiore alla media internazionale del 73%.

A livello mondiale, i giovani tra i 18 e i 34 anni mostrano una maggiore propensione all'utilizzo dell'AI (86% nella fascia 18-24 anni e 84% nella fascia 25-34 anni), a differenza del 43% degli over 65. In Italia, le percentuali sono simili, con il 77% degli utenti tra 18 e 24 anni e l’84% tra 25 e 34 anni già impegnati o aperti all'utilizzo di AI per le loro necessità di viaggio.

L'impiego dell'intelligenza artificiale sta incidendo significativamente nel settore dell'e-commerce turistico. Infatti, i consumatori riconoscono sempre di più il ruolo e il valore dell'AI nella personalizzazione delle esperienze di acquisto online.

PER LE OTA L’AI È IL PRESENTE E IL FUTURO DELL’E-COMMERCE TURISTICO

Alcuni tra i più importanti player del settore stanno già utilizzando l'intelligenza artificiale per personalizzare l'esperienza di acquisto online dei viaggi, ecco alcuni esempi:

Booking.com

• Utilizza algoritmi di machine learning per analizzare miliardi di data point sui comportamenti degli utenti e fornire risultati di ricerca e raccomandazioni iper-personalizzate.
• Ha sviluppato un chatbot alimentato dall'AI chiamato Booking Assistant per fornire assistenza 24/7 ai clienti, dalla ricerca all'assistenza post-prenotazione.
• Sfrutta l'AI per ottimizzare in tempo reale i prezzi degli hotel e delle strutture ricettive in base a fattori come domanda, stagionalità e prezzi dei competitor.

Expedia

• Utilizza l'apprendimento automatico e l'AI per personalizzare i risultati di ricerca, i consigli e le offerte promozionali in base alle preferenze e allo storico di ogni utente.
• Ha introdotto un sistema di riconoscimento visivo basato sull'AI che permette agli utenti di cercare hotel simili caricando foto di strutture che amano.
• Impiega l'AI per migliorare costantemente la UX (User experience) del sito e dell'app, ad esempio ottimizzando il design e il flusso di prenotazione.

eDreams/Odigeo

• La sua piattaforma di abbonamento Prime sfrutta algoritmi avanzati di AI per fornire ai membri offerte e raccomandazioni di viaggio super-rilevanti.
• Utilizza il machine learning per prevedere le intenzioni degli utenti e personalizzare i risultati di ricerca e i consigli.
• Analizza i dati con l'AI per identificare trend e modelli nei comportamenti di viaggio, al fine di ottimizzare il proprio inventario e pricing.

Kayak

• Il suo assistente di viaggio basato sull'AI fornisce risposte personalizzate alle domande degli utenti, consigli su misura e notifiche in tempo reale sullo stato dei viaggi.
• Utilizza algoritmi predittivi per stimare l'andamento dei prezzi e suggerire agli utenti il momento migliore per prenotare voli e hotel.

In sintesi, le principali OTA stanno investendo massicciamente nell'AI per offrire esperienze sempre più personalizzate, efficienti e coinvolgenti ai propri utenti, dalla ricerca all'assistenza post-vendita. Gli obiettivi sono fidelizzare i clienti e differenziarsi in un mercato altamente competitivo. Oltre la metà degli intervistati italiani (54%) è consapevole del ruolo dell'AI nel migliorare le esperienze online e apprezza la riduzione dello sforzo che comporta. Tale consapevolezza e apprezzamento sono più evidenti non solo tra i giovani (58% sia nella fascia 18-24 anni sia nella fascia 25-34 anni), ma anche tra gli over 65, con il 36% che esprime consapevolezza e apprezzamento. Ciò indica che, sebbene i giovani siano più inclini a riconoscere il valore dell'AI nell'esperienza di acquisto online, anche le generazioni più mature stanno iniziando a valorizzarla.

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