Che piaccia o meno, TripAdvisor è ormai un vero e proprio colosso nel settore dei viaggi online, tanto da diventare una presenza ingombrante per OTA e i metasearch.
Nel corso degli anni infatti TripAdvisor ha subito un’importante trasformazione, passando dall’essere un sito di recensioni online a un vero e proprio sito di vendita online. Già nel 2013 alcuni ipotizzarono che l’introduzione di alcuni strumenti di comparazione tipici dei metasearch avrebbe non solo ampliato lo scenario dell’intermediazione online, ma anche suscitato dei cambiamenti significativi nelle strategie da parte dei portali di viaggi esistenti.
Pur essendo chiaro a pochi all’epoca, TripAdvisor – il portale di viaggi con più visitatori mensili al mondo – sarebbe diventato anche un rivenditore, entrando in concorrenza inizialmente soltanto con i metasearch.
L’introduzione della possibilità di prenotare direttamente ha trasformato TripAdvisor anche agli occhi degli utenti stessi, occupando un ruolo tradizionalmente riservato alle Online Travel Agency. Proprio questo approccio ha spinto le principali OTA, tra cui Booking.com ed Expedia, a rivedere le proprie strategie, acquisendo altre compagnie per ampliare i propri servizi.
Tutto questo, unito alla ricerca di visibilità online da parte delle strutture ricettive, ha contribuito a cambiare significativamente lo scenario dell’intermediazione. Uno scenario in cui il traffico rappresenta il principale fattore di successo per un’intermediario, a prescindere che sia un metasearch o una OTA. L’aspetto fondamentale è quindi riuscire ad attirare l’attenzione del consumatore.
Intermediazione: una questione di visite
Per comprendere la reale grandezza di TripAdvisor e il suo impatto sullo scenario dell’intermediazione Tnooz ha pubblicato un interessante classifica proposta da Hitwise delle più grandi OTA e dei metamotori al mondo, includendo al suo interno TripAdvisor.
Lo studio condotto ha riguardato tre mercati: Stati Uniti, Regno Unito e Australia. Com’è possibile vedere dalle immagini, i dati riguardano il traffico di navigazione (sia mobile che desktop) per ottobre 2015:
Stati Uniti
Regno Unito
Australia
Booking.com cede a TripAdvisor
La grandezza di TripAdvisor e la sua entrata nel settore delle prenotazioni online con Instant Booking ha spinto addirittura un colosso come Booking.com a concedere al Gufo il proprio database di alberghi.
Grazie all’accordo raggiunto dai due colossi, infatti, tutto il gruppo Priceline (Agoda.com e Booking.com) entrerà a far parte di Instant Booking, permettendo agli utenti di prenotare tutti gli alberghi nei loro database direttamente da TripAdvisor.
Ciò che più colpisce di questa partnership è l’iniziale posizione di Priceline, poco propenso a collaborare con TripAdvisor considerata la concreta possibilità che potesse diventare a tutti gli effetti un competitor delle OTA.