I viaggiatori del 21° secolo sono molto differenti alle persone che esploravano il mondo 25 anni fa. Negli anni Novanta molte innovazioni tecnologiche arrivate durante il nuovo millennio non esistevano ancora. Proprio il cambio nelle abitudini dei viaggiatori ha contribuito a modificare le loro aspettative in modo significativo.
Ad esempio, non era possibile prenotare una casa in alternativa a un classico hotel. Un quarto di secolo fa non si poteva nemmeno fare affidamento sulle app e gli assistenti vocali di oggi, divenuti oggi strumenti indispensabili per scegliere il ristorante migliore o prenotare i biglietti aerei. Senza dimenticare le app di navigazione, grazie alle quali ci si può spostare ovunque lo si desideri pur senza conoscere le strade.
Più informazioni tra le mani, maggiori aspettative
I viaggiatori moderni hanno molte più informazioni tra le mani rispetto alle persone che organizzavano un viaggio negli anni Novanta. Non deve dunque sorprendere più di tanto il loro disappunto di fronte a situazioni spiacevoli che riportano alla mente quanto accadeva nell’ultimo decennio del secolo scorso.
Il riferimento immediato è ai problemi che possono riscontrarsi per le prenotazioni giù confermate, in occasione del ritiro dell’auto a noleggio, al check-in negli hotel e durante le operazioni di imbarco sull’aereo. Più sono le informazioni di cui si entra in possesso, maggiori sono le aspettative che i viaggiatori ripongono su una determinata meta turistica. Per questo motivo i viaggiatori moderni sono così difficili da accontentare.
Andare incontro al potenziale cliente
Una prima soluzione al problema è riuscire ad andare incontro al vostro potenziale cliente. Prima di completare una qualsiasi prenotazione, il viaggiatore-tipo compie in media 50 ricerche online, visita 28 siti diversi e legge 12 recensioni.
La complessità dei risultati offerti dai motori di ricerca genera nell’80 per cento dei casi confusione nella testa dei viaggiatori, che rinunciano a prenotare. Tra gli utenti del settore viaggi si registra il maggior numero di abbandoni durante la fase pre-booking, rispetto alle percentuali che vengono registrate nel settore delle moda e in quello finanziario.
Di conseguenza, i viaggiatori stanno esercitando una forte pressione sull’industria turistica, affinché compia un miglioramento del servizio e si doti della tecnologia necessaria per rendere l’esperienza di viaggio perfetta. Ecco quali sono i cinque motivi per cui i viaggiatori moderni sono così difficili da accontentare.
1. I viaggiatori si aspettano un viaggio perfetto sempre connessi a Internet
I turisti di oggi vogliono un viaggio perfetto, chiedendo inoltre la possibilità di rimanere sempre connessi. Essi desiderano avere l’opportunità di programmare qualsiasi cosa, mantenere traccia dell’itinerario seguito, trovare nuovi luoghi di interesse da visitare, eventualmente prenotare nuove attività.
In poche parole, si aspettano di essere connessi 24 ore su 24 per mantenere l’esperienza il più semplice possibile. Con l’arrivo della tecnologia 5G e Li-Fi (la nuova connessione Wi-Fi), le aspettative dei viaggiatori sono destinate ad aumentare a dismisura.
2. I viaggiatori vogliono ogni cosa on-demand (su richiesta)
A partire dagli anni Duemila, il ritmo della vita è diventato sempre più veloce, grazie soprattutto al ruolo avuto dalla diffusione di Internet a livello globale e dalla connettività.
Di conseguenza, i viaggiatori, e più in generale tutte le persone, si infastidiscono quando devono aspettare per un servizio. I turisti vorrebbero gestire le esigenze che insorgono durante una vacanza alla stessa velocità con cui sono soliti durante il resto dell’anno acquistare un abito su un sito di e-commerce, ordinare del cibo, prenotare un ristorante, comunicare con gli amici, comprare biglietti e prendere appuntamenti.
Una recente indagine ha confermato l’esistenza di una forte correlazione tra puntualità dei servizi aerei e soddisfazione dei passeggeri, con valori che superano in media il 90 per cento).
3. I viaggiatori non possono fare a meno della tecnologia
Al giorno d’oggi, i viaggiatori si trovano completamente a loro agio con la tecnologia. Non solo se ne servono per pianificare una vacanza, ma la utilizzano anche per compiere qualsiasi tipo di transazione legata al viaggio, sia esso per piacere o per lavoro.
Nonostante sia entrata soltanto da pochi anni nelle case degli italiani, un numero sempre più alto di viaggiatori dimostra di fare totale affidamento sull’intelligenza artificiale. Per soddisfare la sete di tecnologia dei vostri potenziali clienti, il consiglio è di offrire loro un assaggio del tipo di vacanza che gli aspetta sfruttando la realtà aumentata o quella virtuale.
Nell’ultimo periodo è stato registrato un incremento significativo di prenotazioni online favorite da questa tipologia di esperienze immersive.
4. I viaggiatori vivono una vita trasparente
Un altro elemento importante da tenere in considerazione in un’analisi complessiva riguarda la volontà da parte dei viaggiatori di condividere ogni aspetto della loro vacanza, bello o brutto che sia. Inoltre, sono disposti a condividere i propri dati in cambio di qualcosa di valore, come ad esempio un semplice sconto o un avviso su eventuali vendite o disponibilità.
Sei persone su dieci amano condividere sui social la loro esperienza durante il viaggio stesso, mentre il 90 per cento dei viaggiatori posta una recensione positiva o negativa nei confronti della struttura alberghiera che lo ha ospitato. I più principali brand sottolineano quanto sia importante che sfruttiate i consigli e i suggerimenti riportati nelle recensioni più costruttive, così da incrementare le entrate dell’hotel.
5. I viaggiatori desiderano che siate voi a raggiungere loro
Il motivo principale per cui i viaggiatori di oggi vogliono condividere così tante informazioni è perché considerano i loro viaggi e le loro scelte come dei segnali per capire più in profondità se stessi. Per voi albergatori e per l’industria del turismo in generale, è importante conoscere le principali caratteristiche del viaggiatori.
Un aiuto fondamentale arriva dall’infinita mole di dati che ogni anno confluiscono negli hotel, nelle compagnie aeree, nelle agenzie di auto-noleggio e negli operatori ferroviari. In molti non hanno però capito come poter utilizzare questi dati, che equivalgono a una montagna di denaro se solo venissero convertiti in azioni concrete da parte del settore turistico.