Se avete letto l’articolo precedente, vi apparirà chiaro come l’elemento chiave è lasciare libero il potenziale ospite di personalizzare il proprio soggiorno.
Benché sia innegabile il core business di una struttura ricettiva, se intendi massimizzare il fatturato dovrai necessariamente lavorare anche sui servizi ancillari.
Ovviamente, se parliamo di utili, non puoi pianificare alcuna strategia senza prima aver previsto ed impostato un budget (link all’articolo sul budgeting). Il motivo è semplice, va bene investire nelle esperienze che arricchiscono il valore percepito della tua offerta, ma se crei nuovi centri di ricavo assicurati di aver fatto bene i calcoli circa l’effettiva redditività di ciò che proponi.
Il valore del territorio
In un paese come il nostro, dotato di bellezze tanto naturali quanto artistiche ed architettoniche, “sfruttare” il territorio per valorizzare una struttura è qualcosa che dovrebbe essere la normalità.
Hai nelle vicinanze un mercato rionale particolarmente famoso? Delle bellezze naturali uniche? Un luogo con una sua specifica importanza di qualunque natura essa sia? Devi trovare il modo di parlarne per guidare il potenziale ospite alla prenotazione.
Puoi parlarne sul tuo blog, dedicargli una pagina sul tuo sito web o, ancora meglio, costruire attorno all’attrazione territoriale un’esperienza “autentica”. Non necessariamente unica, ma identificabile in maniera quasi univoca con il tuo brand e la tua struttura, da un menù “brandizzato” del ristorante più famoso della tua destinazione all’esperienza di un altra realtà turistica.
Le partnership diventano quindi strategiche, soprattutto perché oltre a fornirti una valanga di argomenti dei quali parlare, ti daranno anche l’opportunità di monetizzare ciò che prima segnalavi senza capitalizzare.