L’errore da evitare nella creazione del funnel di vendita

Non abbiamo un valore statistico preciso della percentuale di utenti che, navigando in un sito web di struttura, interrogano il Booking Engine per avere informazioni su tariffe e disponibilità. 

Detto questo, con tutte le dovute cautele, tenendo conto delle differenze culturali, delle peculiarità dei target, etc., possiamo affermare che se almeno 25 visitatori su 100 non atterrano sul tuo motore di prenotazione, probabilmente devi rivedere il funnel di conversione.

Un errore comune

Come sempre, andiamo dritti al punto!

Quando analizzi le performance del tuo sito, devi evitare la semplificazione peggiore: pensare che chi lo ha navigato senza interrogare il booking engine non fosse pronto a prenotare.

Questo assunto ti condurrebbe ad un cortocircuito pericoloso, una dinamica per la quale continueresti ad investire risorse per accrescere il traffico nonostante l’assenza di conversioni, poiché inconsapevole dell’esistenza di tante sfumature diverse nel processo di scelta di un potenziale ospite.

Un utente potrebbe visitare il tuo sito solo per raccogliere i contatti, vedere le foto o consultare i servizi, ma non sono segnali di mancanza di interesse, bensì i momenti perfetti per crearlo. 

In poche parole, se riduci la mancata prenotazione ad un’assenza di volontà del potenziale ospite, non avrai alcuno stimolo a mettere in dubbio uno dei principali motivi, se non il principale, di questa mancanza di performance: il funnel di vendita.

La #tipoftheday? Progetta il funnel senza tralasciare alcun dettaglio.

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Pubblicato il: 5 Agosto 2022

Filed Under: Prenotazioni online, Turismo

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