Gli Ambasciatori in Spagna dalle regioni dell’Europa si sono riuniti venerdì scorso per un incontro di alto livello con il Segretario generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT).
L’incontro virtuale con il Segretario generale Zurab Pololikashvili si è concentrato sulla ripresa tempestiva e responsabile del turismo in tutto il continente.
Gli Ambasciatori fungono da ponte tra il Segretariato dell’agenzia specializzata delle Nazioni Unite di Madrid e i loro paesi d’origine.
Pololikashvili, che è stato lui stesso Ambasciatore della Georgia in Spagna prima di assumere la guida dell’UNWTO, ha sottolineato l’importante ruolo che i diplomatici devono svolgere nel coordinare gli sforzi per eliminare le restrizioni sui viaggi e ripristinare la fiducia nel turismo internazionale.
In cima all’agenda c’era il potenziale del turismo per aiutare le comunità rurali a riprendersi dagli impatti sociali ed economici della pandemia COVID-19, facendo eco all’attenzione annuale dell’UNWTO sul turismo per lo sviluppo rurale, che è stato anche il tema della Giornata Mondiale del Turismo 2020.
Gli Ambasciatori sono stati anche informati del ruolo guida dell’UNWTO nel guidare la ripresa del turismo, anche attraverso la prevista creazione di un Codice internazionale per la protezione dei turisti.
L’incontro ha contato sulla partecipazione di rappresentanti di 36 Stati membri europei dell’UNWTO. Inoltre, altri tre paesi europei che non sono membri dell’UNWTO si sono uniti all’incontro, riflettendo la rilevanza trasversale del turismo per la ripresa economica generale.
“Forti relazioni diplomatiche permetteranno ai turisti di viaggiare in modo sicuro e senza soluzione di continuità, assicurando che il nostro settore e i numerosi vantaggi che offre ritornino al più presto”, ha dichiarato Pololikashvili sottolineando l’importanza di mantenere stretti rapporti con gli Stati membri.
All’incontro virtuale hanno partecipato 34 capi missione diplomatici, con interventi da Austria, Croazia, Repubblica ceca, Repubblica kirghisa, Repubblica di Moldova, Federazione russa e Uzbekistan.