Osservando i dati di ricerca di Google, lo staff del Centro Comune di Ricerca ha creato una serie di indicatori utili per analizzare quali sono stati i cambiamenti riguardanti le preoccupazioni dei cittadini europei in seguito alla pandemia causata dal Covid-19.
La ricerca è stata concentrata su diversi argomenti ma in particolar modo si è osservato il punto di vista della salute in quanto di tratta di uno dei tempi principali che ha portato le persone a cercare maggiori informazioni e chiarimenti sul web.
La ricerca è stata effettuata dal CCR per tracciare l’opinione pubblica sulla pandemia e sulle sue conseguenze. I dati raccolti sono utili a motivare gli sforzi sostenuti dalla UE sono volti a mitigare gli effetti della crisi. La ricerca fornisce informazioni tempestive sulle preoccupazioni dei cittadini europei durante l’emergenza sanitaria come affermato dal ricercatore del CCR Colagrossi.
La paura del virus e le preoccupazioni per la propria salute
L’analisi effettuata dal centro di ricerca ha messo in evidenza come all’inizio della crisi, le ricerche riguardanti la salute hanno subito un aumento esponenziale in tutta l’Unione Europea. Questo sbalzo improvviso è stato rilevato quando le persone hanno iniziato a cercare i sintomi che segnalo la presenza di Covid-19 e i metodi per poter proteggere e prevenire la malattia.
I maggiori Paesi dell’Europa, ovvero Germania, Francia, Italia e Spagna, hanno dato un segno al ribasso per quanto riguarda le ricerche sulla salute legate al virus, quando i relativi governi hanno dato disposizione per il lockdown. Gli scienziati che operano al CCR hanno visto questo calo di ricerca come un possibile segno da parte dei cittadini comunitari che si sono tranquillizzati sentendosi maggiormente protetti e meno esposti al contagio. Il fatto di restare al sicuro nella propria casa, pulita e igienizzata secondo le normative con la propria famiglia raccolta intorno a sé, ha dato più sicurezza e quindi meno ansia con la conseguente diminuzione delle ricerche.
Da marzo i cittadini si sono movimentati per far fronte alla loro salute psicologica portando ad un maggiore utilizzo di viedochiamate tra amici e parenti per sopperire alla mancanza di frequentazione. L’isolamento sociale è stato così superato da adulti e bambini, anche se questi ultimi hanno sofferto maggiormente la situazione di chiusura. Una volta che i paesi hanno iniziato a revocare le misure di blocco, l’attenzione alle ricerche sulla salute si è spostata dalla salute mentale a quella fisica. I cittadini europei hanno cercato quindi, diversi modi per fare esercizio fisico con un occhio di riguardo alla propria dieta alimentare.
Ginnastica, pilates, yoga, attrezzi per fare sport in casa e alimenti con energetici con poche calorie, sono stati al centro dell’attenzione di intere famiglie pronte. Tutti pronti ad abbandonare l’iniziale corsa al lievito di birra per passare a frutta, verdure e alimenti per rimettersi in forma ma soprattutto contenenti elementi nutrizionali importanti per la prevenzione della malattia. Nello stesso modo sono aumentate le ricerche di prodotti naturali alternativi come integratori di vitamine e minerali, in particolare la vitamina C e oli essenziali che aiutano a migliorare la respirazione liberando le alte vie respiratorie tramite diffusore.
Salute e turismo legati a doppio filo
Le ricerche legate alla salute continuano anche con l’allentamento delle restrizioni, si fa avanti il pensiero delle vacanze e di ricominciare a viaggiare. A marzo, quando le ricerche sulla salute hanno toccato i massimi livelli, vi era scarso interesse tra i cittadini europei verso i viaggi in quanto la paura della pandemia era talmente alta da cancellare ogni pensiero di vacanza. A maggio i governi iniziano ad allentare la presa riguardo agli spostamenti e le ricerche legate al turismo aumentano ma sempre con un occhio di riguardo per la sicurezza e la salute.
I cittadini sono in cerca hotel che dichiarino apertamente le misure adottate per quanto riguarda la pulizia e la sanificazione, la salute quindi è sempre al centro dell’attenzione delle persone che hanno voglia di muoversi ma senza rischi. Nonostante ora vi siano meno motivi di ricerca dei termini come coronavirus e Covid-19, si nota comunque una costante ricerca di metodi per rafforzare il sistema immunitario. Inoltre lo studio dei dati aggiornati su eventuali nuovi contagi resta costante anche se la preoccupazione sembra diminuire.
I dati raccolti durante la ricerca hanno evidenziato come i cittadini non si sono solamente affidati alle notizie fornite dai media che spesso hanno creato confusione e panico tra la gente fornendo notizie contrastanti anche da parte di professionisti del settore sanitario. Questo ha portato ad un iniziale corsa all’informazione tramite i motori di ricerca internet che sono stati letteralmente assaliti dalle persone spaventate che volevano capire quali fossero i sintomi della malattia che ha provocato tanti morti.
Ricerche sui viaggi in costante aumento
Dopo il lungo periodo di chiusura si è notato un costante aumento sulle ricerche relative ai viaggi, quindi le destinazioni più sicure e gli hotel che forniscono una chiara informazione e dimostrazione di sicurezza e comfort. Le preoccupazioni del cittadino europeo che si è sentito rassicurato nella propria abitazione vuole quindi avere la certezza di sentirsi protetto anche in vacanza. Le ricerche hanno dimostrato proprio come le persone si stiano concentrando proprio in questa direzione valutando la possibilità di spostamenti verso mete sicure e garantite dalle direttive indicate dalla struttura alberghiera stessa.
La comunicazione da parte del personale responsabile dell’hotel verso i clienti già acquisiti che hanno soggiornato in passato nella struttura, deve quindi rispondere con precisione e chiarezza alle domande effettuate dai cittadini. Questo significa fornire loro le notizie sulla situazione coronavirus nella regione in cui è situato l’hotel oltre alle informazioni sulle misure preventive e sanificazione degli ambienti. Devono essere costanti anche le rassicurazioni sulla possibilità di poter usufruire dei servizi dell’hotel e soprattutto di poter eventualmente cancellare la prenotazione in caso di nuovo lockdown.