Il Growth Hacking per hotel: 3 step necessari

Il Growth Hacking può essere definito in molti modi, ma il minimo comun denominatore di ogni definizione è il suo perimetro di applicazione: poco budget per una grande crescita.

Questo approccio al marketing si sposa perfettamente con l’esigenza, tipica delle start up, di crescere il più rapidamente possibile, anche se l’opportunità di pianificare un budget contenuto, valutando scientificamente il risultato maggiormente efficace e scalabile, non è certo prerogativa esclusiva delle neonate realtà imprenditoriali. 

Molte piccole strutture alberghiere si trovano in questa condizione e poiché il Growth Hacking si può applicare a qualunque prodotto o servizio, è chiaro che molte aziende, grandi e piccole, hanno iniziato ad applicarlo.

Cosa serve per fare Growth Hacking

Per crescere rapidamente occorrono clienti, ecco perché quando parliamo di budget contenuto, ci riferiamo in particolare a strategie di marketing non destinate alla massa, spesso non convenzionali, che mirano ad accrescere, conquistare e mantenere clienti in target.

Per pianificare una strategia di questo tipo, occorrono però tre condizioni fondamentali:

  • Studia il prodotto: nelle strutture alberghiere ormai sono molti i prodotti che bisogna essere in grado di erogare, dal pernottamento ai servizi ancillari, passando per le esperienze in grado di personalizzare il soggiorno di un ospite. L’analisi deve inoltre contemplare l’utilizzo di tutti i canali own media (sito web, blog, landing pages, pagine social, etc.), per garantire la massima accessibilità possibile ai contenuti per vendere, l’implementazione di strumenti ed attività di follow up, dalla vendita a qualunque altra tipologia di interazione con il potenziale cliente, fino alle strategie di retention.
  • Analizza i tuoi target: senza conoscere i tuoi clienti non puoi sperare di creare prodotti che soddisfino le loro esigenze, figuriamoci utilizzare i canali e le modalità di comunicazione in grado di attrarli e convincerli. Nella creazione del funnel di vendita devi quindi sapere quali argomenti utilizzare, ovviamente in linea con i valori del tuo brand, per offrire loro quante più occasioni possibili per raccogliere informazioni e convertire il loro interesse. Se non conosci il tuo potenziale cliente, il punto precedente è praticamente inattuabile.
  • individua le nicchie più profittevoli: per ottenere il massimo investendo in maniera chirurgica, devi individuare quei segmenti di clientela che andranno a costituire il tuo pubblico di riferimento. Se è vero che il 20% dei tuoi clienti generano l’80% del tuo fatturato, puoi capire l’importanza di approfondire la conoscenza di questa percentuale esclusiva, concentrandovi la maggior parte delle risorse per massimizzare il risultato. 

Test, test, test

Il Growth Hacker lo possiamo definire come uno stratega, ma non è un mago. In base ai punti precedentemente, esposti deve essere in grado di pianificare quante più attività di sviluppo possibili, dal marketing alle vendite, perché lo scopo è sempre quello di crescere il più velocemente possibile, con ogni mezzo lecito ed economicamente sostenibile.

Non può tirar fuori il proverbiale coniglio dal cilindro, ma deve essere in grado di lavorare a stretto contatto con l’area marketing per elevare le conversioni e monitorarle con gli indicatori chiave più idonei. 

I test sono quindi fondamentali per progredire in maniera efficace e scalabile, progresso però che non può prescindere da un’organizzazione flessibile, pronta a cambiare quando lo richiede il mercato.

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Pubblicato il: 28 Settembre 2022

Filed Under: Approfondimento, Revenue Management

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