Google scende in campo e sfida le OTA

Nonostante fosse nell’aria già da tempo, Google ha deciso di scendere in campo e sfidare Booking.com e Expedia diventando una OTA a tutti gli effetti.

A fine settembre Google ha annunciato alcuni importanti cambiamenti sui propri servizi dedicati agli hotel scegliendo di abbandonare l’ormai noto sistema CPC in favore di un sistema basato su commissione per consentire agli hotel di vendere le proprie camere senza passare per altri portali o metamotori.

Il colosso di Mountain View ha lanciato quindi la sua sfida al settore delle prenotazioni online consentendo agli utenti del motore di ricerca di prenotare attraverso i propri sistemi senza dover quindi passare dalle tradizionali OTA. Come riportato da Tnooz, Google non richiederà più il pagamento di una determinata cifra per ogni click degli utenti sugli annunci sponsorizzati, ma passerà a un sistema basato su percentuale a cui gli albergatori sono già fin troppo abituati.

Google Hotel Ads: da CPC a commissione

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Hotel Ads Commission Program, questo il nome del servizio di Big G, sarà disponibile a livello internazionale mentre la possibilità di prenotare direttamente su Google è attualmente disponibile solo negli Stati Uniti.

Proprio come accade con Instant Booking di TripAdvisor, le email di conferma di Google verranno inviate direttamente all’hotel, differenziandosi quindi dalle normali OTA che invece lottano costantemente con le strutture ricettive per il “possesso” dell’ospite.

La mossa di Google sicuramente non stupirà i più attenti, in quanto già da tempo si parlava della possibilità che il colosso americano potesse scegliere di entrare in un settore fin troppo interessante per non essere esplorato appieno. Una cattiva notizia quindi per Booking.com e Expedia, che dovranno fare i conti con la concorrenza di Google, una delle aziende più potenti al mondo.

Le OTA potranno boicottare Google?

Il fatto che Google abbia deciso di entrare in competizione diretta con i principali portali potrebbe spingere le OTA a ripensare le proprie strategie di advertising sul motore di ricerca permettendo a Google di guadagnare miliardi di dollari. Nonostante possa sembrare una mossa per certi versi logica, è virtualmente impossibile che le OTA possano scegliere di boicottare Google. Ogni giorno vengono infatti effettuate circa 3.5 miliardi di ricerche ogni giorno, tanto da diventare la principale fonte di guadagno per i portali.

Ciò che distingue Google da qualsiasi OTA tradizionale è la possibilità di poter intercettare l’enorme traffico online che passa attraverso il suo motore di ricerca, di gran lunga il più utilizzato al mondo. Spesso infatti molti utenti in tutto il mondo si affidano a Google per cercare idee e informazioni di viaggio. Questa enorme mole di traffico, unita alla potenza e notorietà di Google, causerà più di qualche preoccupazione a Booking.com e Expedia.

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Pubblicato il: 19 Ottobre 2015

Filed Under: News, OTA, Portali di viaggi, Prenotazioni online

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