Facebook, un’arma in più per disintermediare

La “battaglia” tra hotel e OTA è da sempre un tema centrale di questo settore e sia gli albergatori che le agenzie di viaggi online stanno cercando in tutti i modi di mettere in evidenza i vantaggi di un canale rispetto a un altro, ma con le nuove tecnologie gli hotel hanno un numero maggiore di armi a propria disposizione per recuperare parte della propria indipendenza.

Comunicare i vantaggi della prenotazione diretta

Non sempre è facile intuire quale sia il canale più conveniente per prenotare un viaggio: esistono infatti centinaia di portali differenti per prenotare il medesimo hotel e ciascuno, molto spesso, presenta tariffe e tipologie differenti di camera, nonché politiche di cancellazione non allineate. Per questo scegliere il canale giusto può essere un processo “faticoso” e problematico per l’ospite.

Oltre a garantire un processo di prenotazione semplice e intuitivo, l’obiettivo della propria comunicazione dovrebbe essere quello sia di comunicare la convenienza della prenotazione diretta, sia di trasmettere l’esclusività del proprio hotel sul sito ufficiale, ma non solo. E’ qui che entrano in scena i social network: a differenza dei classici canali (OTA, ecc.) i social network come Facebook possono aiutare a trovare un bacino di pubblico “nuovo”, svincolandosi da visitatori in una fase avanzata del processo di prenotazione e andando a comunicare con utenti ancora nella fase di pianificazione di un viaggio.

Gli ospiti degli hotel sono sui social media

Il mondo social rappresenta un mercato non sfruttato appieno, dove si muove un intero bacino di potenziali viaggiatori. L’obiettivo di piattaforme social come Facebook in tema di viaggi è di consigliare dinamicamente l’hotel giusto al viaggiatore giusto al momento giusto, tenendo conto della destinazione, delle date e dei prezzi. Mostrando annunci mirati al pubblico giusto, i viaggiatori possono essere indirizzati al sito web di proprietà dell’hotel per completare la prenotazione, risparmiando sui costi delle commissioni OTA e accedendo automaticamente anche i dati personali a differenza di quanto possibile sulle OTA.

Dare agli hotel gli strumenti per combattere

Gli albergatori che cercano di riprendere il controllo della propria attività non saranno in grado di battere le OTA nel loro stesso gioco se non cambiano le carte in tavola. Tuttavia il corretto uso dei social media, associati alle moderne strategie di marketing può essere un grande “equalizzatore”. Un sondaggio del dicembre 2017 dei compratori di annunci della società di servizi finanziari Cowen and Company ha mostrato Facebook come la seconda migliore piattaforma per il ROI (Return of Investment) sulla spesa pubblicitaria, dietro solo a Google.

Quasi la metà degli intervistati ha definito la piattaforma leader nel settore come quella che offre il più alto ROI. Se si pensa al “pubblico” presente sui social media, ci si rende subito conto che, a differenza di un OTA che spende milioni di dollari di marketing e pubblicità per guidare i viaggiatori verso il loro sito, questi stessi viaggiatori sono già su Facebook, Instagram, Snapchat ed è possibile raggiungerli con offerte giuste al momento giusto.

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