La capacità che ha Facebook di connettere in maniera bilaterale chi sta da una parte e chi dall’altra è il tratto fondamentale della sua natura di mezzo di comunicazione.
Come tutti sappiamo le pagine fan permettono agli alberghi di pubblicare contenuti e quindi interagire con ospiti, ospiti potenziali e con semplici curiosi. Le pagine Facebook rendono naturalmente possibile lo scambio di informazioni e vengono ampiamente utilizzate da persone di tutte le età.
In generale possiamo dire che grazie alle pagine Facebook i brand hanno, anzi devono, avere una voce; una voce più o meno confidenziale in base all’identità del brand stesso, ma una voce che comunque deve assolutamente confrontarsi con i vari utenti in visita sulla pagina, quindi con il marchio.
Il pilastro dei post degli alberghi su Facebook è principalmente formato dalle fotografie, o almeno è stato così da gennaio 2014 quando è diventata la forma più popolare di contenuti. La condivisione di foto rappresentava uno strumento assai importante, in primo luogo per la sua facilità di utilizzo: oggi chiunque ha uno smartphone dotato di fotocamera e chiunque può fotografare.
In secondo luogo le fotografie hanno rappresentato un’importante fetta delle interazioni per tutte le funzioni descrittive ed emotive ad esse correlate. Ma le cose sono destinate a cambiare e le fotografie stanno perdendo questo primato fra tutti i contenuti condivisibili su Facebook.
Secondo l’analisi da Inntopia l’anno scorso, le foto catturano circa il 62% di tutti i contenuti delle pagine degli alberghi su Facebook, con i video che rappresentano il 7% e tutto il resto rappresenta invece il 31%. A cavallo del decennio, le foto costituivano solo il 12%, secondo l’analisi di 600 alberghi sui social network. C’è stato quindi un importante cambiamento che non era stato previsto, certo, ma è stato anche un cambiamento fortemente dipendente dalla strategia di base di Facebook, che con il tempo si è venuta a modificare.
Ma la parte interessante è che, nonostante il volume di foto pubblicate sulle pagine di Facebook, possiamo notare che gli utenti mostrano maggior coinvolgimento nei confronti dei video.
Da recenti analisi da Inntopia è emerso che i contenuti video nel 2016 hanno registrato un tasso di coinvolgimento dello 0,92% sulle pagine fan in relazione alle foto che invece hanno registrato un tasso di coinvolgimento dello 0,7%.
Entrambi i contenuti, sia i video che le foto, avevano registrato lo 0,89% nel 2015. Inntopia dice che questo è il tempo nel quale un tipo di contenuto ha visto il suo tasso di coinvolgimento aumentare di anno in anno (per tutti gli altri tipi è stato invece registrato un calo).
Quindi possiamo trarre varie conclusioni da questi dati, conclusioni che comunque saranno messe al vaglio dai fatti che accadranno. Tutto ciò che possiamo comprendere è che i meccanismi di Facebook determinano i risultati del suo funzionamento, comprendere questi meccanismi è utile, così come è altrettanto utile, eventualmente, giocare d’anticipo e cercare di prevedere le mosse future.
Ma queste mosse future, ovvero del passaggio di testimone dai contenuti fotografici ai contenuti video, è ormai una realtà a noi contemporanea, per cui tutto ciò che possiamo fare è restare al passo con questa nuova tendenza per sfruttare al meglio le possibilità pubblicitarie di Facebook senza farci cogliere impreparati.