L’impatto del Coronavirus sul settore turistico è stato devastante. Le perdite che potete veder registrate sono infatti altissime: milioni di euro. Oltre alle strutture ricettive, a risentire maggiormente del problema tra i principali portali è proprio Booking.com.
Prenotazioni in forte calo per Booking
Le perdite che sfiorano il colosso Booking Holdings, ossia la madre americana di Booking.com, ammontano a circa 700 milioni di dollari. Uno dei motivi principali che noterete analizzando i dati è il crollo totale delle prenotazioni, pari a circa l’85% solo nel primo trimestre del 2020.
Come la maggior parte degli altri operatori che operano nel settore del turismo, anche Booking ha visto arrivare un aiuto iniziale da parte del governo dell’Aja. Tuttavia, dopo un momento iniziale nel quale si vedevano arrivare sussidi, il governo olandese ha deciso di non erogare più nulla, impostando dei paletti insormontabili verso tutti coloro che facevano delle richieste per poter pagare gli stipendi dei lavoratori del comparto.
Il calo delle prenotazioni: i numeri
Avete quindi visto che le entrate di Booking.com sono in forte calo: si registra infatti una perdita molto elevata: circa il 19% pari appunto a circa 700 milioni di dollari.
Dalla sede di Amesterdam di Booking.com sono arrivati dei numeri importanti, si parla infatti di un crollo delle prenotazioni pari al 51% e 43% in merito alle notti riservate. La pandemia ha provocato grossi timori da parte dei turisti che non si sono sentiti più tranquilli nel prenotare una vacanza e questo ha causato un crollo delle entrate di Booking.com solo nel primo trimestre del 2020.
Le reazioni di Booking.com in Olanda
Per far fronte a tutte le problematiche legate alla pandemia di Coronavirus, l’azienda Booking.com ha cercato di attuare una serie di misure per cercare di limitare i danni al massimo. La prima misura che potrete osservare ha riguardato proprio i lavoratori; infatti è stato chiesto ai dipendenti di effettuare lo smart working, ossia lavorare da casa.
Tra le altre cose, l’azienda si è vista costretta a congelare il processo di assunzione di nuovo personale ed eliminare i bonus previsti per dirigenti e impiegati senior.
Le altre misure poste in essere da Booking.com sono legate alla richiesta di aiuto al governo olandese che ha garantito il sostegno economico alla compagnia nonostante la stessa fosse oggetto di critiche per gli investimenti eseguiti nel 2019 (quando l’azienda aveva riacquistato pacchetti di azioni a cifre molto alte).
Grazie all’intervento dello Stato, Booking.com è riuscita a sopperire al pagamento degli stipendi di tutti i 5.500 dipendenti dell’azienda, senza però incontrare il favore del pubblico e di ben cento intellettuali che hanno addirittura scritto una lettera pubblica al governo. In questa lettera era chiaramente specificato che il governo olandese si sarebbe dovuto rifiutare di fornire il proprio aiuto a una società che non è più di origine olandese (in effetti nel 2015 è passata a essere controllata dagli americani) e che paga le tasse in territorio estero.