Ammettiamolo: se si è Marketing Manager di noti brand, si è spesso approcciati da social influencers che si auto-propongono – e talvolta, auto-referenziano – come Ambassador del prodotto stesso. Vi è così il rischio concreto di imbattersi in fake social influencers, ossia account dal profilo esageratamente “pompato” a livello di numeri positivi relativi alle metriche di vanità (primo tra tutti, il più facile ed immediato: il numero di followers), grazie ad un seguito di account inesistenti e bot.
Per chi lavora nell’ambito dell’hotellerie, spesso questi approcci risultano in esplicite richieste di invito di soggiorni gratuiti, cene gratuite, Spa experience gratuite e via dicendo, in cambio di un certo numero di post al fine di promuovere la struttura.
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