Brand Marketing: cosa possono imparare gli albergatori dai colossi

Al giorno d’oggi, il Brand Marketing è essenziale per fare in modo che un marchio riesca a raggiungere il tanto agognato successo. Anche gli albergatori lo sanno, ma devono rendersi conto che ad un enorme budget non corrispondono grandi soddisfazioni in maniera automatica.

Bisogna sapersi prendere alcuni rischi, ma in maniera intelligente. Inoltre, è essenziale creare quella giusta empatia con i clienti. Di seguito, scopriamo cosa possono imparare gli albergatori dai colossi, esaminando cinque marchi famosi a livello globale che hanno riscosso un successo planetario.

Apple: la vendita di uno stile di vita

La prima azienda che prendiamo in considerazione è la leader nel settore della telefonia mobile, ossia la Apple. Quest’ultima associa i propri modelli ad uno stile di vita in grado di mettere in evidenza la propria personalità.

In pratica, chi possiede un prodotto Apple assapora una sensazione unica ed inimitabile. Facciamo l’esempio relativo all’ultima campagna pubblicitaria. Un designer grafico vestito alla moda gira la città, chiacchiera con i colleghi e sale su un treno. Nel frattempo utilizza il suo iPad senza alcuna interruzione. In questo modo, intende sintetizzare un’esperienza per l’utente semplice e pratica, con uno stile di vita senza pause e dall’alto grado di comodità.

Per imitare un’idea del genere, un albergatore dovrebbe andare oltre la ricerca delle migliori promozioni. Piuttosto, meglio suscitare ispirazione e desiderio nei potenziali clienti, con la vendita di autentiche esperienze. È consigliabile inserire una serie di guide che pongano in risalto i lati caratteristici di un determinato territorio, focalizzandosi prettamente su foto e video di alta qualità. Con tali prerogative, è possibile attrarre diversi potenziali ospiti, ispirati dalle molteplici esperienze che possono essere vissute in occasione di un determinato soggiorno in hotel.

Lego: la creazione di una comunità

Proseguiamo con il marchio Lego, leader nei giocattoli per bambini grazie ai noti mattoncini colorati. L’azienda ha creato il programma Lego Ideas, con la chance per gli utenti di proporre diversi progetti per i rispettivi prodotti. Basta inviare una descrizione scritta dell’idea e un’opera con i Lego in grado di illustrarla a dovere. Se almeno 10 mila utenti supportano un progetto, quest’ultimo viene revisionato e vagliato come un possibile prodotto da lanciare.

Il designer riceve così l’1% dei proventi derivanti dal suo prodotto. Un progetto molto interessante, grazie al quale diversi clienti si sentono parte integrante del processo aziendale.

Un albergatore può a sua volta dare vita ad un programma di fidelizzazione, chiedendo ai clienti quali benefici extra vorrebbero per il proprio soggiorno. Basta poco per farli sentire molto più coinvolti.

Inoltre, è possibile lanciare sondaggi per ricevere feedback su determinate iniziative e garantire l’inserimento di commenti sui vari piatti del ristorante. Ad ogni modo, è importante dare importanza ai visitatori e cercare di continuo i loro suggerimenti.

Tarte: la lealtà con tanta fantasia

Il terzo esempio che raccontiamo è quello di Tarte, altro brand che punta molto su una serie di programmi di fidelizzazione. Questo rivenditore di cosmetici manifesta una certa capacità di valorizzare la lealtà dei suoi clienti. Ci sono tre livelli differenti di fedeltà collegati ad una raccolta punti, con l’accesso a vari giochi e l’interazione mediante i social network.

Si possono pubblicare selfie con i prodotti del marchio, inserire recensioni, prendere parte a quiz ed inviare un video tutorial. Il brand elargisce ricompense ai clienti che sostengono le sue attività, con la chance di far crescere il bacino d’utenza in misura notevole. In tal caso, un hotel può implementare un programma che si basa sul coinvolgimento degli ospiti.

Questi ultimi possono essere incitati alla condivisione di contenuti sui social e premiati nel caso in cui siano meritevoli. Basta aggiungere un buon hashtag per Instagram e Twitter e invitare a scattare selfie nei pressi dell’albergo. Non bisogna chiedere ai clienti di spendere più soldi, ma piuttosto invitarli a condividere diversi tipi di contenuti e puntare su fantasia e creatività.

McDonald’s: la capacità di adattarsi

Tra i vari esempi, non poteva mancare la catena di fast food McDonald’s, la più famosa al mondo nel proprio settore. Il primo ristorante risale ad oltre 70 anni fa e vendeva solo hamburger di un certo tipo, mentre oggi l’azienda è diventata un impero globale. Oggi il colosso punta sulla proposizione di menù più salutari e sull’utilizzo di contenitori derivanti da fonti sostenibili.

Il suo vero fiore all’occhiello è la capacità di proporre prodotti a seconda delle tendenze locali, senza mai perdere la propria identità. La coerenza e la riconoscibilità rimangono sempre intatte. Proiettando questa serie di concetti su una catena di alberghi, ciò che conta è adattare le proprie offerte ai gusti e alle necessità di ciascun cliente potenziale.

Se un marketing alberghiero si basa sulla ricerca di ospiti internazionali, è consigliabile modificare il proprio approccio ed inserire opzioni particolari. Ovviamente, rimanendo sempre fedeli alla propria identità principale, con la possibilità di conferire al marchio un aspetto familiare e coerente in ogni angolo del mondo.

Innocent: la ricerca dell’unicità

La quinta e ultima situazione che esaminiamo è quella relativa ad Innocent, società inglese che si occupa della produzione di succhi e frullati a base di frutta.

Tale azienda utilizza un tono giocoso e frizzante, enfatizzato tramite metodi pubblicitari e canali social ben curati. Sul proprio sito Internet, il colosso permette agli utenti di chiamare al cosiddetto telefono banana e visualizzare foto, disegni a matita e link a filmati divertenti. Oltre a descrivere alla perfezione il contenuto di ciascuna bottiglia, la realtà è riuscita ad espandersi grazie ad un’attitudine molto creativa nei confronti del marketing.

Ogni anno, viene organizzato un evento di beneficenza che si basa sul lavoro a maglia di piccoli cappelli di lana, posti direttamente sulle bottiglie e resi oggetto di una vendita a sostegno dei più poveri. Gli albergatori possono così valorizzare la loro personalità e unicità, magari assumendo un fotografo professionista e pubblicando contenuti di viaggio originali. Essere diversi rispetto a tutti gli altri può fare senz’altro la differenza e dare alla propria marca una giusta identità.

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Pubblicato il: 17 Maggio 2019

Filed Under: Approfondimento, Brand Reputation

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