La disintermediazione è da sempre un argomento scottante per gli albergatori, negli ultimi anni più che mai impegnati a destreggiarsi tra i canali di distribuzione online e la necessità di puntare sul canale diretto per evitare le esose commissioni delle OTA. Tuttavia sembra che la vendita disintermediata non esista più, almeno secondo Booking.com.
Pochi giorni fa TTG Italia ha riportato le parole di Andrea D’Amico, Country Manager per l’Italia di Booking.com, in merito alla disintermediazione. Secondo D’Amico, e quindi per estensione Booking.com, “la vendita a costo zero non esiste più.” Ecco le sue parole:
Se per disintermediazione intendiamo la vendita a costo zero… Beh, forse restano solo le prenotazioni telefoniche.
Parafrasando, quindi, la disintermediazione non esiste più e non rappresenta più una strategia di vendita attuabile. Pur conoscendo i reali interessi di Andrea D’Amico in veste di rappresentante di Booking.com, una delle più importanti (se non la più importante) OTA, le sue dichiarazioni hanno suscitato non poche polemiche nel settore alberghiero e turistico.
Per quanto ci riguarda, riteniamo che le dichiarazioni di Andrea D’Amico siano sbagliate per due motivi principali:
- Pur essendo difficile al giorno d’oggi disintermediare, la vendita diretta è tutt’altro che morta ed è, per definizione, disintermediazione;
- La “vendita a costo zero” non è mai esistita: i costi di distribuzione esistono da sempre e sempre esisteranno.
Tralasciando questi due punti, per noi particolarmente importanti, è evidente che le dichiarazioni del Country Manager di Booking.com in Italia trasmettono informazioni concettualmente errate sulla distribuzione alberghiera online, come sottolineato dal Revenue Manager Riccardo Cocco:
Veniamo al tema dell’articolo: cosa c’entra la disintermediazione con la vendita a costo zero? Per quale motivo, se non per creare ancora più confusione (come se non ce ne fosse già a sufficienza), si mischiano pere con mele?
L’intermediazione (ovvero la vendita attraverso un mediatore o sensale), prevede degli attori che mediano tra il produttore/fornitore ed il fruitore finale del bene/servizio. Oltre al costo della vendita abbiamo anche il costo della mediazione.
La disintermediazione totale è un’utopia! La vendita a costo zero, é altrettanta utopia, e mi meraviglia leggere che alcuni la traducano con semplicità creativa in una “vendita telefonica”. Anche la vendita di una camera ad un walk-in ha dei costi.
Dovrebbe far riflettere inoltre il fatto che Booking.com abbia deciso di lanciare BookingSuite, una soluzione low profile che delinea la volontà della OTA di Priceline di ottenere il controllo anche sull’unico canale realmente disintermediato e privo di commissioni: il canale diretto.