Nonostante gli sforzi degli albergatori, le OTA sono le preferite dei viaggiatori millennial poiché questi preferiscono avere una semplice opzione di prenotazione rispetto a innumerevoli scelte e conseguenti adesioni a programmi fedeltà.
In soli due decenni, la modalità di prenotazione dei viaggi è completamente cambiata. Prima del 1996 i viaggiatori avevano due scelte: prenotare direttamente o parlare con un agente di viaggio. Ma tutto questo è cambiato con l’emergere di Expedia e Priceline.
Queste OTA, create per dare ai consumatori un altro canale attraverso il quale prenotare un albergo, oggi possono aiutarli a prenotare una crociera, noleggiare un’auto o trovare un volo. Il conseguente aumento di questo tipo di portali come TripAdvisor, Kayak e Orbitz ha offerto ai viaggiatori maggiori possibilità.
Oggi ci sono due attori molto importanti che controllano la grande maggioranza delle OTA e dell’universo metasearch. Una è Priceline, una società globale con un capitale di mercato di 98 miliardi di dollari che possiede brand come Booking.com, Kayak.com e RentalCars.com. L’altra è Expedia: il suo valore negli Stati Uniti, di 23 miliardi di dollari, vanta un portafoglio altrettanto impressionante di brand, tra cui Hotels.com, Travelocity e Orbitz.
Come fanno queste aziende a fare soldi?
Expedia si basa sul “merchant model”, per cui acquista un inventario (camere, voli, ecc.) e lo rivende ai viaggiatori. Anche se affronta costi elevati (il prezzo di acquisto di un blocco di camere d’albergo) con rischio elevato (la prospettiva di non vendere tali camere), è libera di riconfezionare e rivendere le stanze a quanto desidera.
Priceline invece si basa sul “modello agenzia”, per cui ha un pacchetto definito di camere e prende una percentuale su ogni transazione riducendo i rischi di avere camere invendute.
Cosa accade oggi
Da anni le OTA e gli alberghi coesistevano armoniosamente. Le OTA incassavano i profitti, mentre gli alberghi potevano recuperare gli inventari invenduti e godere di un marketing “gratuito”.
Infatti, uno studio della Cornell University del 2009 ha appurato che per un albergo trovarsi su Expedia generava un aumento del 26% nelle prenotazioni dirette. Quando le commissioni tipicamente raggiungevano solo il 5% , la partnership era senza dubbio un vantaggio per gli alberghi.
Negli ultimi anni, tuttavia, la storia è cambiata. Non solo la quota di transazioni effettuate attraverso le OTA è aumentata, ma è aumentato anche il tasso di commissione per ogni prenotazione.
Priceline ed Expedia possono ora permettersi di addebitare fino al 30% di commissione e gli alberghi stanno combattendo per recuperare terreno. Per fronteggiare questo problema molti hanno intrapreso campagne di prenotazione diretta che incoraggiano le iscrizioni a programmi fedeltà.